Quando il ramo si spezza (1993)

Ha un inizio interessante che farebbe sperare bene ma più va avanti e più diventa un blob insensato e prevedibile per poi concludersi con il solito assurdo psicoscemo di comodo e un finale ridicolo.
Tolti quei 10 minuti di un Martin Sheen sprecato come non mai, il grosso della noiosa storia si svolge tra una poliziotta da romanzo d’appendice e un “ragazzino autistico” che si capisce immediatamente che è una femmina e da lì crolla nella vaccata totale.
Di li a scarsi due anni sarebbe arrivato Fincher e avrebbe cambiato il mondo del thriller per sempre, facendo invecchiare di colpo tutti sti filmucoli, anche quelli che sarebbero usciti dopo tentando di emularlo, e ridendo in faccia anche a ste pseudosbirre senza alcuna credibilità.
Considerazione finale: meh, deludente e tempo perso.